I beneficiari degli aiuti sociali devono poter essere integrati nel mondo del lavoro grazie alla formazione continua. Per gli anni 2021-2024 la Confederazione dovrebbe mettere a disposizione 40 milioni di franchi, questo quanto richiesto dalla mozione del Consigliere nazionale liberale Kurt Fluri sostenuta da undici cofirmatari di vari partiti sia del ramo borghese sia da quello di sinistra.
Fluri fa riferimento all’offensiva di formazione continua lanciata in gennaio dalla Conferenza svizzera delle istituzioni dell’associazione sociale (COSAS) e dalla FSEA. Alla base dell’offensiva c’è la stima fatta dagli esperti in ambito sociale e formativo secondo la quale il 40% delle persone che ricevono aiuti sociali e che sono senza qualifica professionale e/o con scarse competenze di base potrebbero essere integrate nel mondo del lavoro a condizione che siano supportate da misure formative adeguate.
Non a scapito di altri settori della formazione
I 40 milioni di franchi richiesti da Flui sarebbero essenziali per l’attuazione dell’offensiva, secondo il direttore della FSEA Bernhard Grämiger e andrebbero a colmare lacune finanziarie.
I 40 milioni di franchi dovrebbero essere messi a disposizione come credito supplementare per il prossimo periodo di finanziamento nell’ambito della formazione, ricerca e innovazione – il cosiddetto messaggio ERI 2021-2024. Le basi del finanziamento stanno nella legge federale sulla formazione continua (LFCo) e la legge sulla formazione professionale (LFP). Per Fluri è importante che questi fondi aggiuntivi non vadano a scapito di altri settori della formazione.
