Una vita autonoma è possibile solo con buone competenze di base 


L’8 settembre ricorre la Giornata internazionale dell’alfabetizzazione. Anche in Svizzera molte persone continuano ad avere difficoltà con la lettura, la scrittura e altre competenze di base e i piani di risparmio della Confederazione rischiano di vanificare gli sforzi compiuti negli ultimi anni per cercare di porre rimedio a questa situazione. 

“Solo grazie al corso ho potuto ottenere il diploma di formazione professionale e trovare un lavoro molto meglio retribuito”, afferma S., addetto alle importazioni ed esportazioni nel settore della logistica. Claudia è montatrice d’impianti e dice: “Senza il corso la mia autostima sarebbe rimasta bassa, con un forte impatto sulla mia vita”. Stefania, massaggiatrice medica indipendente, sottolinea che: “Il corso mi dà sicurezza e aumenta la mia autostima. Non ho più paura di scrivere. Questo mi aiuta nel lavoro, ad esempio quando devo redigere relazioni e verbali”. 

Tre voci tra gli 1,25 milioni di adulti in Svizzera che hanno difficoltà a leggere e scrivere. A differenza della maggior parte degli altri, queste tre persone hanno frequentato un corso di competenze di base. 

Le competenze di base sono più importanti che mai 

Le competenze di base comprendono la lettura e la scrittura, il calcolo, la conoscenza di una lingua locale e l’uso del computer o del cellulare. In tempi di carenza di personale qualificato, intelligenza artificiale e trasformazione digitale, le capacità che ci sono richieste ogni giorno sono particolarmente elevate e le competenze di base sono più necessarie che mai. Sono, infatti, essenziali non solo nel mondo del lavoro, ma anche nella sfera privata. Una vita autonoma è possibile solo con buone competenze di base. 

La Giornata internazionale dell’alfabetizzazione, che si celebra ogni anno l’8 settembre, sensibilizza l’opinione pubblica mondiale sull’importanza di promuovere le competenze di base. In Svizzera quasi il 30% delle persone di età compresa tra i 16 e i 65 anni ha competenze limitate in almeno uno dei tre ambiti delle competenze di base: lettura, calcolo e della risoluzione di problemi. 

I piani di risparmio minacciano gli sforzi profusi fino ad ora 

Purtroppo, proprio in questo settore si vuole ora risparmiare: secondo il «pacchetto di sgravi 27» del Consiglio federale, i Cantoni non dovrebbero più ricevere aiuti finanziari per finanziare corsi, offerte di consulenza o campagne di informazione nell’ambito delle competenze di base. La Confederazione prevede, inoltre, di eliminare anche gli aiuti finanziari alle organizzazioni della formazione continua, che si impegnano a favore dell’istruzione delle persone con scarse competenze di base. 

I tagli previsti minacciano quindi in modo massiccio i corsi esistenti nei settori della lettura, della scrittura, della lingua, del calcolo e delle competenze digitali e andrebbero a toccare anche servizi come la hotline di consulenza gratuita (0800 47 47 47) o le misure di informazione e sensibilizzazione degli intermediari (ad es. consulenti dell’URC, dei servizi sociali o della consulenza familiare). Senza questi servizi e prestazioni, molte persone non riusciranno più a trovare e avere accesso a un corso. 

Per molti adulti interessati, i corsi o le offerte formative a bassa soglia rappresentano il primo passo verso una maggiore autonomia. Per loro, infatti, anche le situazioni quotidiane rappresentano un ostacolo importante. Ad esempio, hanno difficoltà a compilare un rapporto di lavoro, a comprendere il foglietto illustrativo di un medicamento o a interpretare correttamente le risposte dell’intelligenza artificiale. 

Conseguenze drammatiche 

Gli effetti delle misure di risparmio sarebbero quindi devastanti: uno studio dell’ufficio BASS mostra che la mancanza di competenze di base comporta ogni anno costi superiori a un miliardo di franchi per l’assicurazione contro la disoccupazione. Investire nella formazione continua ha quindi senso anche dal punto di vista economico. E la formazione continua è un elemento centrale di una società solidale e sostenibile. 

«Per una società ben funzionante, abbiamo il dovere di garantire a tutti l’accesso alle competenze di base», scrive la Federazione svizzera Leggere e Scrivere. «In questo modo rafforziamo la partecipazione sociale, professionale e culturale. I piani del Consiglio federale otterranno l’effetto contrario e comporteranno costi significativi». 

La FSEA condivide questo punto di vista e si oppone con tutti i mezzi a disposizione ai piani di risparmio. Ad esempio, ha fondato insieme ad altri partner (tra cui la FSLS) un’alleanza contro le misure di risparmio previste dalla Confederazione. 

Questo articolo si basa sul comunicato stampa della Federazione svizzera leggere e scrivere.