Coronavirus: resta la deroga del art.6d – casi di rigore estensione del sostegno


Il Consiglio federale, il 13 gennaio, ha adottato nuove misure per combattere la crisi derivante dal coronavirus. Ancora una volta, la formazione continua non è influenzata dall’inasprimento delle misure. In particolare, resta in vigore la deroga per l’erogazione dei corsi in ai sensi dell’art. 6d. Con le nuove misure, il Consiglio federale ha esteso il sostegno attraverso il programma per i casi di rigore.

Per la formazione continua rimane valido il regolamento in vigore dal 9 dicembre. La FSEA è compiaciuta che il Consiglio federale si sia astenuto ancora una volta dal dichiarare il divieto assoluto di partecipazione.

In concomitanza con le nuove misure per contrastare il diffondersi del coronavirus, il Consiglio federale ha ampliato il sostegno attraverso il programma per i casi di rigore. Ha allentato le condizioni che un’azienda deve soddisfare per ricevere i contributi per i casi di rigore. Le aziende che a partire dal 1° novembre 2020 hanno dovuto chiudere la loro attività per almeno 40 giorni su ordine delle autorità, sono da considerarsi casi di rigore senza dovere dare prova di un calo della cifra d’affari. Gli istituti di formazione continua che non sono in grado di erogare le loro offerte formative online e che non possono beneficiare dell’esenzione di cui all’articolo 6d possono beneficiare di questa nuova disposizione.

Il limite massimo per i contributi a fondo perduto viene aumentato al 20 per cento della cifra d’affari o a 750’000 franchi per impresa.

Le richieste per i casi di rigore devono essere indirizzate al Cantone.