Nella bozza di messaggio sulla promozione dell’educazione, della ricerca e dell’innovazione (messaggio ERI) per il periodo 2025-2028, il Consiglio federale definisce la formazione continua come una priorità. Si tratta di una pietra miliare. La FSEA chiede tuttavia un adeguamento dei limiti di spesa destinati alla formazione continua.
La bozza del messaggio ERI 2025-2028 rappresenta un’autentica pietra miliare: il Consiglio federale ha infatti indicato la formazione continua come una delle priorità della politica di promozione nazionale. In particolare, nel messaggio viene sottolineata la sua importanza rispetto ai cambiamenti attualmente in corso nel mercato del lavoro. I limiti di spesa proposti dal Consiglio federale per la formazione continua costituiscono essenzialmente la prosecuzione del finanziamento già in essere sulla base dell’esercizio finanziario 2024. L’importo versato ai Cantoni per la promozione delle competenze di base degli adulti, rispetto al periodo attuale, è dunque destinato ad aumentare. Per le altre voci di budget relative alla formazione continua, i fondi rimarranno costanti. Tuttavia, se rapportati all’inflazione nonché nel contesto dei tagli annunciati per il 2024, in termini reali i finanziamenti potrebbero addirittura diminuire.
Presa di posizione della FSEA
In una prima presa di posizione, la FSEA ha accolto con favore la decisione del Consiglio federale di inserire la formazione continua fra le priorità del prossimo periodo ERI: essa contribuisce infatti in modo significativo a risolvere le attuali sfide economiche e sociali. Tuttavia, la FSEA non può non rilevare l’inadeguatezza dei finanziamenti previsti. I fondi che il Consiglio federale propone di destinare alla formazione continua consentono al massimo di estendere le misure già in atto, ma non di stabilire una vera e propria priorità. La FSEA chiede pertanto che essi vengano corretti al rialzo.
C’è sempre più bisogno di intervenire
La necessità di intervenire per promuovere la formazione continua è oggi enorme. A causa della pandemia di coronavirus, secondo i dati dell’Ufficio federale di statistica (UST), la partecipazione nel 2020-2022 è stata di gran lunga inferiore al livello del 2019. Il prossimo messaggio ERI deve altresì garantire che le misure di formazione continua raggiungano con maggiore efficacia soprattutto le persone poco qualificate: il Rapporto sul sistema educativo svizzero 2023 ha mostrato infatti ancora una volta che le differenze di partecipazione tra le persone altamente qualificate e quelle poco qualificate sono particolarmente ampie. In Svizzera, le persone altamente qualificate partecipano ad attività di formazione continua sette volte di più rispetto a quelle poco qualificate. In nessun altro Paese europeo questa differenza è così grande come da noi.
Procedura di consultazione in corso
La procedura di consultazione durerà fino al 24 settembre. Le parti interessate alla formazione continua sono invitate a prendervi parte.
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