Nella seduta dell’8 maggio 2024, il Consiglio federale ha preso atto del pacchetto di misure nazionali volte a promuovere l’integrazione nel mercato del lavoro delle persone con statuto di protezione S.
La Confederazione, i Cantoni, le parti sociali e le organizzazioni interessate devono intensificare la loro collaborazione per aumentare il tasso d’integrazione nel mercato del lavoro delle persone con statuto S. Il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) ha nominato un incaricato per l’integrazione nel mercato del lavoro con il compito di rafforzare i contatti con il mondo aziendale. Il Consiglio federale intende inoltre semplificare il riconoscimento delle qualifiche nonché migliorare il collocamento tramite gli uffici regionali di collocamento (URC). Questi provvedimenti completano le misure di integrazione dei Cantoni e mirano a raggiungere un tasso di occupazione del 40 per cento entro la fine dell’anno corrente.
Attualmente la Svizzera ospita circa 65 000 persone con statuto di protezione S: a fine aprile il loro tasso di occupazione era di poco superiore al 24 per cento, a fronte di un tasso di occupazione medio del 70 per cento. Se si considerano solo le persone con statuto di protezione S che vivono in Svizzera già dalla prima metà del 2022, il tasso di occupazione arriva a quasi il 32 per cento.
A novembre 2023, il Consiglio federale ha incaricato il DFGP di elaborare, assieme al Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR), ai Cantoni e alle parti sociali, ulteriori provvedimenti specifici, in aggiunta alle misure cantonali per la promozione dell’integrazione (Programma S), finalizzati a raggiungere un tasso di occupazione del 40 per cento. Benché lo statuto di protezione S sia orientato al ritorno, l’obiettivo è di aumentare il tasso di occupazione e di sgravare così l’assistenza sociale. Quando rientreranno in patria, gli interessati saranno inoltre in grado di fornire un contributo alla ricostruzione del loro Paese grazie alle nuove qualifiche acquisite.
Rafforzare il collocamento tramite gli URC
Il Consiglio federale ha quindi preso atto di un pacchetto di misure per intensificare gli sforzi di integrazione compiuti subito dopo l’inizio della guerra in Ucraina nell’ottica di un compito congiunto di Confederazione e Cantoni. Solo una piccola parte delle persone con statuto di protezione S è attualmente annunciata presso gli uffici regionali di collocamento (URC). Per promuovere l’iscrizione agli URC delle persone in grado di inserirsi nel mercato del lavoro e di migliorarne in generale il collocamento in tale mercato, l’assistenza sociale per i richiedenti l’asilo, la promozione dell’integrazione e il servizio pubblico di collocamento dovranno collaborare più strettamente. Dall’inizio dell’anno le autorità cantonali dell’assistenza sociale sono invitate ad annunciare al servizio pubblico di collocamento le persone con statuto di protezione S in grado di inserirsi nel mercato del lavoro. Il Consiglio federale ha incaricato il DFGP di esaminare un eventuale obbligo legale di tali iscrizioni.
La Segreteria di Stato della migrazione (SEM) e la Segreteria di Stato per l’economia (SECO) intendono rafforzare la collaborazione anche attraverso una comunicazione, un’informazione e una sensibilizzazione mirate. A tale proposito il 20 giugno 2024 è previsto un incontro nazionale.
Per rafforzare la collaborazione con il mondo imprenditoriale, il DFGP ha designato Adrian Gerber, capo della sezione Integrazione presso la SEM, «incaricato per l’integrazione nel mercato del lavoro» con il compito di mediare tra le autorità amministrative e il mondo imprenditoriale e convincere le imprese a sostenere l’integrazione delle persone con statuto di protezione S. Nel corso dell’anno queste imprese avranno inoltre la possibilità di accedere a una piattaforma di offerte di lavoro gestita dal politecnico di Zurigo e dall’università di Losanna e orientata alle esigenze specifiche dei rifugiati.
Sostegno al riconoscimento dei diplomi
Il Consiglio federale intende migliorare anche il riconoscimento di diplomi spesso vincolato a qualifiche aggiuntive per le quali gli interessati hanno solitamente bisogno di supporto, ad esempio fornendo informazioni pratiche. Per promuovere queste offerte, la SEM, assieme alla Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI), sostiene e amplia costantemente progetti pilota specifici. In linea di principio, anche i rifugiati riconosciuti e le persone ammesse provvisoriamente possono beneficiare delle misure destinate a migliorare l’integrazione professionale.
Il DFGP è inoltre incaricato di valutare altre misure per incentivare l’integrazione professionale delle persone con statuto di protezione S. Occorre in particolare verificare se eventuali incentivi riguardo al termine di partenza, una volta terminato lo statuto di protezione S, possano favorire l’integrazione professionale dei rifugiati provenienti dall’Ucraina. Il DFGP presenterà al Consiglio federale un rapporto e una proposta sulle tappe successive entro l’autunno del 2024.
Per il 2025 il Consiglio federale prevede un ulteriore aumento al 45 per cento del tasso di occupazione. Il DFGP esaminerà entro la fine di maggio 2025 eventuali adeguamenti del Programma S per aumentare gli incentivi finanziari destinati ai Cantoni al fine di raggiungere tale obiettivo.