La Confederazione regolamenta i casi di rigore Covid


Nella seduta del 25 novembre, il Consiglio federale ha approvato l’ordinanza Covid-19 sui casi di rigore. Entra in vigore il 1° dicembre e consente anche di sostenere gli enti di formazione continua.

Sono disponibili aiuti in caso di rigore nell’ambito del programma della Confederazione per gli enti di formazione continua che prima dello scoppio della pandemia di coronavirus “avevano un buon profitto ed erano redditizie” e che durante la crisi hanno subito una perdita di fatturato di almeno il 40% rispetto alla media pluriennale. Secondo l’ordinanza, per richiedere i contributi occorre avere conseguito una cifra d’affari di almeno 100’000 franchi nel 2018 e nel 2019.

L’ordinanza disciplina la ripartizione dei fondi federali tra i Cantoni e le condizioni che devono essere soddisfatte affinché le imprese abbiano diritto agli aiuti per i casi di rigore. Questi possono essere erogati sotto forma di fondi non rimborsabili (contributi a fondo perduto), sotto forma di fideiussioni, garanzie o prestiti. Spetta ai Cantoni decidere come strutturare gli aiuti.

La FSEA coglie con favore il programma per i casi di rigore. Secondo la Federazione, si tratta di una misura urgentemente necessaria per attenuare le conseguenze economiche della crisi derivante dal coronavirus nel settore della formazione continua.