Nell’Ordinanza concernente l’imposta sul valore aggiunto la definizione di formazione continua deve essere riformulata allo scopo di ridurre i rischi finanziari a cui potrebbero andare incontro gli enti di formazione. La FSEA lo richiede espressamente in una sua presa di posizione.
Nel contesto della revisione della Legge federale concernente l’imposta sul valore aggiunto, fra le eccezioni all’applicazione dell’imposta, il termine obsoleto “perfezionamento” è stato sostituito con il termine “formazione continua”. Con questo adeguamento, il legislatore ha ribadito la sua intenzione di esentare le prestazioni di formazione continua dall’IVA. L’amministrazione ha ora il compito di riesaminare e regolamentare la definizione di formazione continua.
Secondo la FSEA, ciò è urgente al fine di ridurre i rischi a cui potrebbero andare incontro gli enti di formazione. Al momento non esiste infatti una chiara definizione di formazione continua nella corrispondente ordinanza né nel documento “Info IVA concernente il settore della formazione“.
In contrasto con le intenzioni del Parlamento
Il settore della formazione continua trova altresì restrittiva l’attuale interpretazione del concetto di formazione continua da parte dell’Amministrazione federale delle contribuzioni, che porta inevitabilmente a un aumento dei costi della formazione continua in quanto sempre più offerte devono essere fatturate con l’IVA. Ciò è contrario all’intenzione del Parlamento di promuovere la formazione continua.
La FSEA chiede pertanto che nell’ordinanza venga data una chiara definizione di formazione continua.
È necessaria in particolare una definizione che, da un lato, faccia riferimento alla Legge sulla formazione continua in vigore dal 2017 e che, dall’altro lato, rifletta una concezione attuale di formazione continua e porti a ridurre al minimo i problemi di delimitazione nella pratica.
La proposta della FSEA
La FSEA propone la seguente definizione:
“Ai sensi dell’art. 3 della Legge sulla formazione continua, la formazione continua comprende tutte le forme strutturate di apprendimento degli adulti. Da un lato, la formazione continua è la continuazione o la ripresa dell’apprendimento organizzato dopo aver completato una prima fase di formazione all’università, a scuola o al lavoro. Il suo scopo consiste nel rinfrescare, rinnovare, approfondire ed estendere le conoscenze, le competenze e le abilità acquisite o di apprenderle per la prima volta. La formazione continua comprende quindi programmi di formazione continua personale, professionale e culturale, che svolgono un ruolo importante in tutte le fasi della vita adulta”.
Al fine di creare chiarezza nella pratica fiscale, anche il documento “Info IVA concernente il settore della formazione” dovrebbe essere adattato di conseguenza. La FSEA presenterà a breve una proposta in questo senso all’Amministrazione federale delle contribuzioni.