Teilnehmerinnen und Teilnehmer eines Deutschkurses arbeiten zusammen in einem Lernheft und

Programma S prorogato fino a marzo 2025


Il 1° novembre 2023 il Consiglio federale ha deciso di mantenere almeno fino a marzo 2025 lo statuto di protezione S per i profughi provenienti dall’Ucraina. Anche il programma S sarà prorogato fino ad allora.

Il Consiglio federale ritiene che occorra intervenire nell’integrazione nel mercato del lavoro delle persone con statuto S provenienti dall’Ucraina e porta quindi avanti le misure di sostegno adottate nell’aprile 2022.

La Confederazione partecipa a queste misure con 3000 franchi per persona l’anno, in particolare per la promozione della lingua. Il contributo è versato ai Cantoni in modo scaglionato.

Allo stesso tempo, si intensificheranno gli sforzi per integrare il maggior numero possibile di persone provenienti dall’Ucraina nel mercato del lavoro, scrive la Segreteria di Stato della Migrazione SEM. Entro la fine del 2024, il Consiglio federale punta ad aumentare il tasso di occupazione dall’attuale 20% al 40%. A tal fine, il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) elaborerà e attuerà ulteriori misure concrete insieme al Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR), ai Cantoni e alle parti sociali.

Prescrizioni più vincolanti

In futuro, i Cantoni sottostaranno a prescrizioni più vincolanti per l’utilizzo dei contributi federali: dovranno infatti prevedere misure di sostegno linguistico per tutte le persone in cerca di protezione provenienti dall’Ucraina e chiarire caso per caso il potenziale e le esigenze di sostegno.

La promozione dell’integrazione lavorativa non serve solo a ridurre i costi dell’assistenza sociale, afferma la SEM. Le persone con statuto S provenienti dall’Ucraina possono e devono partecipare attivamente alla vita sociale attraverso l’integrazione, l’istruzione e l’occupazione e conservare e sviluppare le competenze necessarie per un futuro ritorno in patria.

La FSEA accoglie con favore la decisione del Consiglio federale e sottolinea il ruolo importante della formazione continua per l’integrazione.

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