Nell’ambito degli allentamenti delle misure per contrastare il coronavirus previsti a partire dal 22 marzo 2021, il Consiglio federale sta valutando alcune misure anche per la formazione continua. Il feedback degli enti di formazione continua alla FSEA ha mostrato che le condizioni proposte dal governo federale sarebbero difficili da attuare. La FSEA raccomanda quindi di rinunciare a un limite di capienza degli spazi e di affidarsi invece ai piani di protezione sperimentati a partire dall’autunno 2020.
La FSEA accoglie con favore il fatto che il Consiglio federale stia considerando misure esplicite per la formazione continua per i prossimi allentamenti del 22 marzo 2021. Questo è un segnale importante per il settore, che è stato colpito molto duramente dalla crisi dovuta al coronavirus.
Tuttavia, la FSEA non considera praticabile il regolamento proposto dal Consiglio federale per limitare la capienza a un terzo dei locali dei corsi. Come dimostrano i numerosi feedback e gli scambi con gli enti di formazione continua, la regolamentazione della capienza porterebbe a incertezze e grandi problemi di attuazione.
Proposta della FSEA alla Confederazione e ai cantoni
La FSEA chiede che i piani di protezione, che sono già stati utilizzati con grande successo nel settore della formazione continua nell’autunno 2020, siano adottati di nuovo nell’ambito delle prossime aperture. La FSEA ha sollevato questa preoccupazione nei colloqui con la Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI) e la Conferenza intercantonale per la formazione continua (IKW).
Piano di protezione proposto dalla FSEA (distanze, mascherina, igiene)
Come associazione mantello per la formazione continua, la FSEA ha sviluppato un piano di protezione generale per la formazione continua:
La formazione continua e il coronavirus