La fondazione Dreipunkt sostiene i giovani nel loro ingresso nel mondo del lavoro. Le certificazioni eduQua e IN-Qualis garantiscono qualità e processi chiari, creando così spazio per ciò che conta davvero: il supporto individuale ai giovani nel loro percorso verso un futuro autodeterminato.
Testo: Claudia Furger (SQS)
Alcuni giovani faticano a trovare il proprio posto nelle classi tradizionali e non riescono a portare a termine la scuola secondaria obbligatoria, mentre altri sono alla ricerca di un percorso alternativo dopo la fine della scuola media. La fondazione Dreipunkt di Lucerna li accompagna nell’ingresso nel mondo del lavoro. Nei laboratori interni, come il forno a legna o l’officina per la creazione di mobili USM, i giovani acquisiscono le prime esperienze lavorative. All’interno di un percorso formativo modulare, lavorano sulle competenze necessarie per passare con successo a una formazione o a un’altra soluzione di transizione, mentre presso aziende partner esterne svolgono tirocini che li preparano a un apprendistato. Inoltre, esperti della fondazione offrono coaching di apprendimento, supporto in situazioni di crisi e mantengono stretti contatti con scuole professionali e aziende formatrici, solo per citare alcuni dei numerosi servizi offerti.
La fondazione Dreipunkt vanta una storia di successo lunga 26 anni. Quello che nel 1999 è iniziato come un progetto educativo che utilizzava l’arrampicata come strumento terapeutico e attività outdoor, è oggi un’istituzione consolidata con oltre 50 professionisti provenienti da 16 discipline diverse. Ogni anno, la fondazione accompagna circa 200 giovani nel loro percorso verso il mondo del lavoro e quindi verso un futuro autonomo.
Certificazioni per un accompagnamento ancora migliore
Dal 2012 la fondazione è certificata eduQua, e dieci anni dopo ha ottenuto anche il certificato IN-Qualis. Due standard importanti per la gestione della qualità nei settori della formazione e dell’integrazione lavorativa. Quali sono stati i motivi per queste certificazioni? «Da un lato la motivazione interna», spiega Marco Limacher, direttore della fondazione e da 20 anni nel team. «Per supportare al meglio i giovani, sono fondamentali offerte adeguate ai bisogni e personale qualificato. Ma è altrettanto importante un sistema di gestione della qualità efficiente. Questo fornisce la struttura necessaria per svolgere il nostro lavoro con i giovani secondo i nostri valori». Un altro motivo importante sono le esigenze dei finanziatori istituzionali e dei partner di cooperazione, che attribuiscono grande valore a standard di qualità verificabili.
eduQua garantisce che la fondazione possa mantenere i suoi programmi di supporto al massimo livello. Il marchio copre la qualità didattica, la valutazione regolare dei processi di apprendimento e la soddisfazione dei partecipanti. Garantisce che tutte le offerte siano metodologicamente fondate e che permettano di applicare direttamente nella pratica quanto appreso. «Dobbiamo essere al passo con i tempi», afferma Limacher. I processi di feedback giocano un ruolo centrale per ottimizzare i programmi e adattarli ai bisogni in evoluzione del mercato del lavoro e dei giovani. Un esempio: negli ultimi anni è emerso che sempre più partecipanti si sentivano sopraffatti in gruppi numerosi. Il crescente stress psicologico di molti giovani ha avuto un impatto diretto sul clima in aula, rappresentando una sfida per tutti gli attori coinvolti. I feedback e i workshop hanno evidenziato questo bisogno e aiutato a trovare una soluzione: gruppi più piccoli, assistenza più intensa e supporto più individuale.
«Grazie a eduQua abbiamo anche strutturato e professionalizzato meglio i nostri processi interni», dice Limacher. Compiti e responsabilità sono oggi chiaramente definiti, il che semplifica notevolmente il lavoro quotidiano. «Abbiamo anche reso più efficiente l’amministrazione». Le ridondanze sono state eliminate e un sistema di archiviazione elettronica ottimizzato consente di trovare e gestire le informazioni più rapidamente. Anche la collaborazione con professionisti, scuole professionali e aziende formatrici è migliorata sensibilmente, grazie a canali di comunicazione chiari che riducono le perdite di efficienza. Tuttavia, il percorso verso la certificazione eduQua non è stato semplice.
Alto impegno iniziale con benefici a lungo termine
«Soprattutto all’inizio, l’impegno è elevato», afferma Limacher. Sia dal punto di vista amministrativo che nella comunicazione interna. È importante far capire ai collaboratori che, oltre al lavoro diretto con i giovani, anche la documentazione offre un valore aggiunto essenziale. «Una volta avviato il sistema di gestione, si affronta volentieri anche una seconda certificazione», dice Limacher.
Come ha fatto la fondazione Dreipunkt con IN-Qualis. Questo marchio di qualità pone particolare enfasi sugli aspetti sociali, come l’inclusione, la partecipazione e la responsabilità verso i giovani. «IN-Qualis ci aiuta a non solo sottolineare la nostra responsabilità sociale, ma anche a renderla misurabile e strutturata», spiega Limacher. «Cosa vogliamo, perché lo vogliamo e come lo realizziamo? Queste domande centrali guidano il nostro lavoro quotidiano». Un altro passo importante è stata l’introduzione di un sistema di monitoraggio che consente la verifica continua degli obiettivi prefissati. Un pannello di controllo con indicatori numerici mostra la situazione attuale e documenta lo sviluppo degli ultimi anni. «Questo strumento di gestione ci supporta nel prendere decisioni basate sui dati», afferma Limacher.
Audit come opportunità
Un elemento centrale di questa strategia di qualità sono gli audit regolari effettuati dalla l’Associazione Svizzera per Sistemi di Qualità e di Management (SQS). Come si vive un controllo del genere? È più una sfida o un’opportunità di sviluppo? «Vedo sempre gli audit come un’occasione preziosa per acquisire nuove conoscenze. Un esperto esterno porta prospettive fresche e individua potenziali di miglioramento che internamente potrebbero essere sfuggiti». Inoltre, una verifica indipendente garantisce maggiore oggettività, poiché le valutazioni interne sono spesso influenzate dalla cecità operativa. «Il confronto è sempre costruttivo, e alla fine restano approcci e idee concreti che ci fanno progredire», dice Limacher. In definitiva, la fondazione Dreipunkt non vuole lasciare la qualità al caso, ma piuttosto offrire ai giovani esattamente il supporto di cui hanno bisogno per trovare il loro posto nel mondo del lavoro.
Questo testo proviene dall’Associazione Svizzera per Sistemi di Qualità e di Management (SQS).