Effetti della pandemia di coronavirus sulla formazione continua


La Federazione svizzera per la formazione continua FSEA a gennaio 2021 ha pubblicato in tedesco e in francese i risultati dello studio sulla formazione continua. A fine febbraio è stato pubblicato un riassunto dello studio in italiano.

Lo studio sulla formazione continua è un sondaggio periodico svolto annualmente presso gli enti di formazione continua generale e professionale. Raccoglie informazioni su un focus tematico oltre che dati strutturali sul mercato svizzero della formazione continua. Lo studio mira a fornire una visione migliore del panorama della formazione continua e delle strutture degli enti erogatori. Il focus tematico, che cambia ogni anno, permette di generare dati su questioni attualmente pressanti nella formazione degli adulti e continua.

In particolare, lo studio del 2020 voleva indagare gli effetti della pandemia di coronavirus sulla formazione continua. Pertanto, la FSEA ha raccolto, per la prima volta nell’estate 2020, dati quantitativi sugli effetti della pandemia sulla formazione continua in Svizzera. Allo studio hanno partecipato 549 enti di formazione continua di questi l’8% è attivo nella Svizzera italiana.

Lo studio ha rilevato che a causa della pandemia di coronavirus, la situazione economica degli istituti di formazione continua si è notevolmente deteriorata. Da metà marzo a inizio giugno il 56% dei corsi di formazione continua ha dovuto essere cancellato con un calo medio delle vendite del 28% entro la fine dell’anno.

La pandemia ha dato una forte spinta alla digitalizzazione delle offerte di formazione: l’85% degli enti ha adattato la propria offerta, l’adeguamento più comune è stato l’uso delle tecnologie digitali. Molti corsi sono stati spostati parzialmente o completamente online utilizzando software di videoconferenza come Zoom o Microsoft Teams.

Considerando che la crisi derivante dalla pandemia è ancora in corso, i risultati sono provvisori. Un sondaggio di follow-up è previsto per la primavera del 2021.