Promozione mirata della formazione continua – Il punto di vista di Avenir Suisse


Lo studio pubblicato da Avenir Suisse alla fine di aprile, intitolato ” Sì alla formazione continua, purché mirata”, conclude che il sostegno statale alla formazione continua dovrebbe concentrarsi in particolare sulle persone meno qualificate.

La formazione continua e l’apprendimento permanente sono una questione privata? Fino a che punto dovrebbe arrivare il sostegno statale alla formazione continua? Quali sono gli effetti sociali della formazione continua? – Alla luce della crisi derivante dal coronavirus e del crescente bisogno di competenze, in particolare nell’area della digitalizzazione, i vecchi quesiti tornano con maggiore forza.

Le risposte del Think-Tanks

Rispetto ad altri paesi, la popolazione svizzera partecipa alla formazione continua con una frequenza superiore alla media. Tuttavia, la Svizzera ha una disparità relativamente alta tra persone altamente e meno qualificate. Lo studio di Avenir Suisse sostiene ora che la disuguaglianza di opportunità esistente è ulteriormente esacerbata dalla formazione continua.

Per rimediare a questo, il think tank raccomanda l’intervento dello Stato. Secondo il think tank, le classi medio-alte sanno come aiutarsi da sole, mentre i meno qualificati hanno bisogno del sostegno dello Stato. Inoltre, Avenir Suisse ritiene che le aziende svolgano un ruolo particolarmente importante nella formazione lungo tutto il corso della vita.
Il think tank vede il compito del settore pubblico nel sostenere quei gruppi che raramente o mai partecipano alla formazione continua. Si tratta principalmente di persone che non hanno completato la loro formazione iniziale. Un sostegno mirato da parte dello Stato sarebbe appropriato in questo caso. Avenir Suisse propone misure e strumenti come i buoni di formazione continua e i prestiti per la riqualifica professionale.

La posizione della FSEA

La FSEA accoglie le misure di sostegno del governo e vede i buoni di formazione continua come un utile strumento di sostegno. Alla luce della crisi derivante dal coronavirus, tuttavia, la FSEA ritiene che una politica di sostegno rivolta esclusivamente ai lavoratori poco qualificati non sia sufficiente. Questo perché le richieste ai dipendenti stanno aumentando a tutti i livelli.
Allo stesso tempo, il 40% degli adulti si astiene dal continuare la propria formazione ogni anno (cfr. Microcensimento sulla formazione di base e continua) . A medio termine, l’economia svizzera non può permetterselo. Secondo la FSEA c’è quindi bisogno di una politica di promozione che persegua l’obiettivo di rendere tutti gli adulti e le aziende consapevoli dell’apprendimento permanente e, ove necessario, di sostenere le loro attività di formazione continua con misure adeguate.

Immagine: Avenir Suisse