Gli enti di formazione continua svizzeri valutano lo sviluppo del proprio settore in modo cautamente positivo. I risultati del monitoraggio settoriale condotto dalla FSEA indicano infatti una lenta ripresa del settore dopo due anni di pandemia.
La metà degli oltre 200 intervistati nell’ambito del sondaggio svolto annualmente dalla FSEA presso gli enti di formazione valuta positivamente l’evoluzione della propria situazione economica nel 2022. Tuttavia, molti lamentano ancora una situazione di incertezza. In particolare le misure per il contenimento della pandemia di coronavirus giocano, dopo due anni, un ruolo ancora centrale.
Gli intervistati si esprimono con cautela
Le organizzazioni intervistate lamentano difficoltà nella loro capacità di attrarre discenti. Per alcune di loro, la riluttanza del pubblico costituisce una sfida particolarmente importante. Quasi il 60% degli enti intervistati valuta tuttavia positivamente l’andamento della domanda.
La digitalizzazione è ora anche un modello organizzativo e di business
La pandemia di coronavirus ha comportato una spinta alla digitalizzazione del settore – e ciò continua a riflettersi nei formati delle diverse offerte. Di fatto, un tema con il quale numerosi enti si stanno al momento confrontando è come impiegare al meglio forme di apprendimento digitale. Allo stesso tempo, il fenomeno della digitalizzazione è ormai consolidato anche a livello organizzativo.
Sul sondaggio
Anche nel 2022 il sondaggio online è stato inviato tra aprile e maggio. I risultati del monitoraggio settoriale FSEA sono relativi alle informazioni fornite da 210 enti di formazione continua.
Con il proprio monitoraggio settoriale, la FSEA svolge un’osservazione sistematica del settore della formazione continua. Dopo la sua prima edizione nel 2021, il monitoraggio è stato ulteriormente sviluppato e ottimizzato – e ci saranno ulteriori sviluppi anche successivamente al monitoraggio di quest’anno.
Immagine: Monitoraggio settoriale FSEA sulla formazione continua