Durante la primavera 2021, la FSEA ha intervistato per la seconda volta gli enti di formazione continua svizzeri in merito all’impatto della pandemia di coronavirus nel loro settore. I risultati del sondaggio sono stati pubblicati in ottobre come studio “FOCUS formazione continua 2021”.
La crisi derivante dal coronavirus ha avuto un impatto forte e duraturo sul settore della formazione continua. Dopo avere condotto un primo sondaggio nell’estate 2020, la FSEA ha intervistato una seconda volta gli enti sugli effetti della pandemia nella primavera 2021. Con lo studio “FOCUS formazione continu” viene ora resa disponibile un’analisi differenziata e completa dell’andamento del settore durante il fatidico 2020: un anno segnato da varie fasi durante cui l’insegnamento in presenza è stato del tutto vietato o quanto meno limitato a un numero ristretto di partecipanti.
I piccoli enti sono stati particolarmente colpiti
Sulla base di un sondaggio condotto tra il 12 aprile e l’11 maggio 2021 presso 371 enti in tutte le regioni della Svizzera, è stato realizzato lo studio che descrive l’impatto della pandemia di coronavirus sul settore della formazione continua a livello di organizzazione e di offerte durante tutto il 2020. I risultati mostrano come il volume delle offerte si sia significativamente ridotto: quasi un terzo degli enti sono stati infatti in grado di implementare meno della metà delle proprie offerte. Tale fenomeno è da ricondurre a un forte calo della domanda, come viene confermato da un ente su due.
Secondo i risultati del sondaggio presso gli enti di formazione 2021, durante l’anno del coronavirus i piccoli enti hanno registrato risultati economici particolarmente scadenti: per uno su cinque il fatturato si è ridotto di oltre la metà. Soprattutto le piccole organizzazioni sono state colpite da un forte calo del volume delle offerte, e oltre la metà dei piccoli enti ha potuto realizzare meno della metà dell’offerta prevista.
Previsioni per il 2021: evoluzione della domanda come grosso fattore di incertezza
Lo studio dipinge anche un “quadro della situazione del settore della formazione continua durante la primavera del 2021”, riassumendo la valutazione degli enti in merito a varie tendenze in atto nonché alle sfide per il 2021. La grande maggioranza degli enti ha adattato nel 2020 la propria offerta di formazione avvalendosi di strumenti digitali. Nella primavera del 2021, molti si sono trovati di fronte a nuove domande: quali implementazioni sono didatticamente sensate in presenza e online? Come possono gli enti affermarsi a lungo termine sul mercato con queste nuove offerte?
L’evoluzione della domanda costituisce un importante fattore di incertezza. A costituire una sfida nella primavera 2021 sono stati soprattutto l’acquisizione delle persone partecipanti e l’orientamento alla clientela. Molti enti hanno lamentato difficoltà a raggiungere la propria clientela e a convincerla della bontà delle nuove offerte. Ci si chiede soprattutto se la domanda terrà il passo con la forte spinta alla digitalizzazione. Nei prossimi mesi e anni, resta da vedere quali offerte potranno effettivamente reggere sul mercato.
Lo studio può immediatamente essere scaricato in tedesco. A novembre saranno pubblicati dei riassunti in italiano e in francese.
Serie di “studi sulla formazione continua”
Ogni anno, la FSEA conduce un’indagine fra gli enti di formazione continua generale e professionale. Fino al 2020, i risultati del sondaggio sono stati pubblicati con il titolo “studio sulla formazione continua”. Con il “FOCUS formazione continua 2021”, la FSEA pubblica per la prima volta i risultati della parte tematica del sondaggio presso gli enti di formazione con un nuovo nome. Sulla base di cifre chiave quali dimensione e località, il rapporto fornisce altresì un quadro delle strutture del mercato svizzero della formazione continua. Le tendenze attuali del settore, raccolte nel sondaggio, sono inoltre riassunte nel monitoraggio settoriale FSEA.
Immagine: Cover FOCUS formazione continua